Caterina non capiva.
Da domenica il suo fidanzato era distratto, sfuggente e soprattutto irascibile come mai lei lo aveva visto.
Da due anni erano fidanzati e ormai il matrimonio era prossimo. Avevano deciso di sposarsi a maggio dell’anno successivo e Caterina non vedeva l’ora di poter diventare la moglie di Giovanni.
Lui era un ragazzo delizioso, attento ed educato. La copriva di attenzioni ed era rispettoso della sua decisione di arrivare vergine al matrimonio.
Caterina era cresciuta in una famiglia particolarmente attenta alla dottrina della Chiesa e la sua educazione era stata severa ma nonostante tutto lei si sentiva davvero riconoscente nei confronti dei suoi genitori per i valori che le avevano trasmesso.
Era segretamente innamorata di Giovanni dai tempi della scuola.
Spesso correva la mattina per arrivare nella piazza prima di lui e aspettarlo solo per guardarlo passare.
Soffriva maledettamente per la sua indifferenza ma una delle sue caratteristiche era la caparbietà e sapeva che un giorno si sarebbero sposati.
Lo aveva aspettato pazientemente. Aveva vissuto giorni terribili quella volta che lui si fece vedere a braccetto della Luisa, una ragazza genovese che veniva a trascorrere a Moncalvo la villeggiatura a casa dei nonni. Era tornata a casa ed era scoppiata a piangere come una bambina spaventando i suoi genitori a cui non aveva, ovviamente, mai svelato cosa serbava nel suo cuore.
Ma poi l’estate era passata e Giovanni era quello di sempre. Lo incontrava a Messa o in giro, qualche pomeriggio. Lui sempre con il suo amico Luigi. Lei in compagnia di sua mamma e sua zia. Con un breve cenno del capo rispondeva al saluto sorridente dei due ma quando succedeva in realtà dentro di lei si scatenava il terremoto, le gambe le tremavano e doveva farsi forza per continuare a passeggiare come niente fosse.
Poi le cose presero un’accelerata improvvisa. Una domenica, sua mamma si era fermata a parlare con alcune donne per organizzare un rosario per un’amica malata. Caterina si guardava intorno quando lui le tocco la spalla facendola sobbalzare.
Iniziò così. Dopo una settimana Giovanni parlò al padre di Caterina per spiegargli quanto fosse innamorato di sua figlia e che le sue intenzioni erano serie. Erano fidanzati. Caterina era felice come mai nella sua vita. L’amore la fece sentire più sicura e diventò sempre più bella, con un sorriso luminoso sempre stampato sulle labbra carnose e rosse come la ciliegia.
Ogni giorno era più bello, l’emozione più intensa, il mondo migliore.
Ma domenica qualcosa era cambiato.
Improvvisamente, lui sembrava lontano.
Per la prima volta nella sua vita, Caterina aveva paura di perdere tutto.